Come si fa la pasta fresca? Fasi, attrezzature e consigli pratici
News

Come si fa la pasta fresca? Fasi, attrezzature e consigli pratici

Che si tratti di un ristorante, di una gastronomia o di un piccolo laboratorio, la pasta fresca è spesso uno dei piatti più richiesti, e anche uno di quelli che il cliente ricorda meglio. Ma per offrire un livello sempre elevato non basta affidarsi a una buona ricetta: servono organizzazione, tecnica e le giuste attrezzature.

In questo articolo vediamo insieme le fasi di produzione e quali macchinari per pasta fresca sono davvero indispensabili per ottenere un risultato all’altezza delle aspettative dei tuoi clienti.

Le fasi di produzione della pasta fresca

Vediamo, una per una, le tappe principali del processo di produzione industriale della pasta e quali attrezzature aiutano a gestirle in modo efficiente e continuo.

1. Impasto

È il punto di partenza. La scelta degli ingredienti, il bilanciamento tra liquidi e farine e i tempi di lavorazione definiscono la base su cui poggerà tutto il resto. In un contesto professionale, l’impasto deve essere omogeneo e lavorabile, anche su più cicli produttivi. 

2. Laminazione

Una volta pronto, l’impasto viene lavorato per diventare sfoglia. È la fase della laminazione, in cui la massa viene passata tra cilindri regolabili che ne riducono gradualmente lo spessore fino a ottenere la consistenza desiderata. Questo passaggio è fondamentale per chi produce pasta lunga o ripiena: la regolarità della sfoglia garantisce uniformità di cottura e facilita la successiva formatura.

Nei contesti professionali la laminazione è affidata a una sfogliatrice, che velocizza il processo e assicura risultati costanti anche su grandi volumi. A seconda delle esigenze, si può scegliere tra modelli essenziali, dedicati alla sola produzione di sfoglia e pasta lunga, come la  Sfogliatrice La Monferrina Nina, oppure soluzioni multifunzione che uniscono impasto e stesura in un unico ciclo di lavoro, come la Sfogliatrice La Monferrina P.Nova

3. Estrusione

Per la produzione di pasta corta o trafilata (come rigatoni, fusilli, caserecce) si segue invece un processo differente. In questo caso l’impasto non viene steso, ma lavorato direttamente all’interno di un estrusore, che lo spinge attraverso trafile di varie forme. È una soluzione particolarmente adatta a chi lavora in continuo o confeziona pasta fresca per la vendita, perché consente una produzione precisa, standardizzata e facilmente replicabile.

4. Taglio e formatura

Una volta ottenuta la sfoglia o il formato estruso, si passa al taglio e alla definizione della forma. Per la pasta ripiena (come ravioli, tortelli, agnolotti), si possono utilizzare stampi manuali oppure macchine dedicate. Per la pasta lunga, il taglio può essere automatico o semi-automatico, in base alla portata del laboratorio.

Anche in questa fase esistono soluzioni versatili che integrano più funzioni, ad esempio macchinari che, oltre a impastare e laminare, permettono anche di tagliare e realizzare diversi formati come la sfogliatrice La Monferrina P2.

5. Conservazione a breve termine

La pasta fresca destinata al consumo entro poche ore deve essere conservata correttamente per mantenere intatte le sue caratteristiche. In questa fase entrano in gioco soluzioni come gli abbattitori, utili per raffreddare rapidamente la pasta appena formata e bloccare la proliferazione batterica, o armadi refrigerati per il mantenimento a temperatura controllata.

6. Essiccazione

In alcune realtà la pasta fresca viene parzialmente o completamente essiccata. Questo permette di allungarne la durata senza comprometterne la qualità. Un buon essiccatoio aiuta a gestire il processo in modo uniforme e controllato, riducendo sprechi e difetti.

Consigli per produrre pasta fresca in modo efficiente

Una buona organizzazione del laboratorio è essenziale per lavorare in modo continuo, ridurre gli errori e ottimizzare tempi e risorse. Non basta avere le attrezzature giuste: serve anche disporle correttamente, pianificare i flussi di lavoro e scegliere soluzioni che semplifichino le operazioni quotidiane.

Ecco alcuni aspetti da considerare per rendere più efficiente la produzione di pasta fresca:

  • Prepara in anticipo i vassoi vuoti prima di iniziare la produzione
    Sembra banale, ma fermarsi ogni volta per cercare dove appoggiare la pasta rallenta enormemente il ritmo. Avere già pronti i vassoi per ogni formato, magari etichettati, rende il lavoro molto più fluido.

  • Suddividi il banco in zone dedicate a ogni fase
    Anche in spazi piccoli, segnare con tappetini, contenitori o semplici distanze le aree per impasto, sfoglia, taglio e stoccaggio aiuta a evitare sovrapposizioni, confusione e contaminazioni.

  • Tieni controllo l’umidità ambientale, non solo la temperatura
    Un laboratorio troppo umido compromette la conservazione della pasta fresca, soprattutto se stoccata su vassoi pieni. Usare contenitori traspiranti e controllare l’umidità nelle celle è essenziale per mantenere qualità e sicurezza.

Chi lavora ogni giorno con la pasta fresca sa quanto contano i dettagli. E se serve una mano per scegliere le attrezzature giuste, Bakeit può affiancarti nella progettazione di un laboratorio davvero funzionale, aiutandoti a trovare le soluzioni più adatte alla tua produzione, ai tuoi spazi e ai tuoi ritmi.

Contattaci per ricevere una consulenza personalizzata!